Domani sera abbiamo organizzato una fantastica cena a base di sushi! E mentre gli altri si dedicano al pesce io penso al dolce (anche perché non mangio il sushi!!). Visto che siamo in tema “Giappone” mi è subito venuto in mente di utilizzare il Tè Matcha, un tipo particolare di tè verde giapponese dal gusto molto particolare che adoro insieme al cioccolato bianco e ai lamponi. E sempre giapponese sarà anche la crema, perché ho scelto una bella namelaka. Ma mi sono accorta in ritardo di non avere lo sciroppo di glucosio quindi come fare? Poco male, ho utilizzato una piccola variante con la gelatina, non me ne voglia il caro chef giapponese che l’ha inventata! 

Per fare questo dolce dovete organizzarvi bene e iniziare il giorno prima, perché la namelaka ha bisogno di una notte di riposo in frigorifero!

Siete pronti? Allora vi spiego la ricetta della mia creazione. 

(Dosi per circa 10 tortine)

Namelaka al cioccolato bianco

360 gr cioccolato bianco

400 ml panna

200 ml latte intero

4 gr colla di pesce

Base al té matcha

110 ml olio di semi

225 gr zucchero

280 ml latte

380 gr farina

16 gr lievito vanigliato

4 cucchiaini di tè matcha

160 gr albumi

1 pizzico di sale

Iniziate a preparare la namelaka, perché dovrà rassodarsi una notte in frigorifero.

Spezzettate le tavolette di cioccolato bianco e fate sciogliere a bagnomaria. 

Nel frattempo ammollate la colla di pesce in 20 ml di acqua fredda. 

Quando vedete che il cioccolato bianco è quasi del tutto sciolto, mettete a scaldare il latte in un pentolino e portate quasi a bollore, poi aggiungete i fogli di colla di pesce ben strizzati e amalgamate bene togliendo la pentola dal fuoco. 

Trasferite il cioccolato bianco in una ciotola capiente e versatevi sopra il latte caldo, poco per volta, mescolando. Non preoccupatevi se farà i grumi, è tutto normale, voi procedete. 

Aggiungete infine la panna fresca e amalgamate. 

Poi prendete un frullatore ad immersione ed emulsionate tenendolo ben fermo attaccato al fondo della ciotola, per evitare la creazione di bolle. Qualora si formassero comunque delle bollicine, cercate di livellare la superficie con un cucchiaio in modo da eliminarle. 

Trasferite la crema (che sarà liquida) in frigorifero per una notte, coperta con della pellicola trasparente.

In una ciotola capiente versate l’olio, lo zucchero, il latte e il pizzico di sale, poi mescolate bene con una frusta a mano fino ad amalgamare bene il tutto.

Setacciate poi le polveri, cioè farina, lievito e tè matcha, e unitele poco alla volta, sempre mescolando con la frusta, fino ad ottenere un composto vellutato e omogeneo. Qualora non aveste mai utilizzato il tè matcha, per regolarvi con il suo sapore aggiungetene poco alla volta ma tenete presente che adesso il gusto sarà molto deciso, mentre dopo la cottura sembrerà un po’ più dolce e leggero. 

Montate a parte gli albumi a neve e poi uniteli al composto mescolando delicatamente con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto. 

Versate il tutto su una placca da forno precedentemente rivestita di carta da forno e cuocete a 180° per circa 18-20 minuti, facendo la prova dello stecchino. Poi lasciate raffreddare bene. 

Una volta che la torta sarà fredda, coppate dei dischi di circa 7/8 cm di diametro, poi tagliateli in 2 parti in orizzontale, come fosse una torta da farcire. Qualora vi venisse troppo alta e voleste gli strati più sottili, eliminate la parte in eccesso. 

Poi prendete la vostra namelaka dal frigo, che nella notte si sarà solidificata. A questo punto potete o direttamente trasferirla nella sac a poche oppure potete montarla. Qualora vi fosse venuta troppo liquida non abbiate paura, so che sto per dire una follia che va contro tutte le regole della namelaka ma aggiungete un pochino di Maizena, non se ne accorgerà nessuno e la crema risulterà comunque perfetta!

Decorate a piacere i due dischetti di torta e aggiungete dei lamponi per un gusto fresco e delicato che chiuderà alla grande qualunque cena giapponese!